Elezioni tedesche: il programma dei liberali FDP
- Gabriele Iuvinale
- 23 set 2021
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 25 set 2021
G. Iuvinale
Le prossime elezioni tedesche per il rinnovo del Bundestag si terranno il 26 settembre prossimo. Oltre 61 milioni di cittadini saranno chiamati al voto per eleggere i 709 deputati che compongono il Parlamento federale. Dopo 16 anni di regno incontrastato, non ci sarà più Angela Merkel. Lei da tempo ha annunciato l’addio alla politica dopo il quarto mandato consecutivo.

Partiti e candidati
Sei sono i partiti che concorrono alle votazioni:
l'alleanza CDU-CSU - l'Unione Cristiano Democratica di centrodestra (partito della Merkel) il cui candidato alla cancelleria è Armin Laschet
Alleanza 90/I Verdi (GRÜNE) con Annalena Baerbock e Robert Habeck
i Socialdemocratici SPD con Olaf Scholz
Alternativa per la Germania (AfD) con Alice Weidel e Tino Chrupalla
La Sinistra (DIE LINKE) con Dietmar Bartsch e Janine Wissler
il Partito Liberale Democratico (FDP) con Christian Lindner
I sondaggi
I recenti sondaggi suggeriscono che Laschet, candidato CDU-CSU, non è riuscito a spostare l'ago in avanti. Nel Poll of Polls di POLITICO, che aggrega i risultati di diversi importanti istituti di sondaggio, l'Unione è al 22%, dietro l'SPD al 25%. I Verdi sono al 16%, seguiti dai Liberi Democratici (FDP) pro-business all'11% e la Sinistra al 6%. Infine, l'alternativa di estrema destra per la Germania si colloca all'11%.
Il programma politico FDP
Il programma politico dei Liberi Democratici si articola in più di 600 idee che spaziano dal mondo del lavoro, alla politica estera, alla scuola, ai diritti civili, all'economia, alla salute ad una nuova Europa, più forte e più unita.
I punti più importanti.
ECONOMIA. Si propone un ritorno ai principi dell'economia di mercato. I vari programmi di aiuto statale adottati per contrastare la crisi pandemica, se ritenuti necessari in un prima fase, i liberali non li considerano più sostenibili. Questi programmi finiscono per generare una distorsione della concorrenza e tendono a ridurre la competitività e la forza innovativa delle aziende. I liberi democratici, poi, vedono una eccessiva presenza dello Stato nell'economia tedesca che dovrebbe essere ridotta. L'idea principale è rafforzare la concorrenza a livello nazionale ed internazionale, evitando inutili intrecci tra le economie di mercato e statali.
BUROCRAZIA. La giungla della burocrazia è in costante crescita e questa grava sui cittadini e sulle imprese, rallentando lo sviluppo economico. Per i Liberali, quindi, DEVE essere ridotta drasticamente.
LIBERO SCAMBIO INTERNAZIONALE. La Germania deve divenire sostenitrice del libero scambio internazionale, basato su regole e che promuova la conclusione di ulteriori accordi di libero scambio. In questo senso, viene chiesta la creazione di un ministero statale per il commercio estero. Anche in materia di libero scambio, il programma chiede una UE più forte e coesa. Questi accordi devono essere concepiti in modo tale che, come nel caso dell'accordo UE-Giappone, sia necessaria solo l'approvazione del Parlamento europeo, ma non quella dei parlamenti nazionali e regionali.
RIFORMA POLITICA. Si propone di limitare il mandato dei cancellieri federali ad un massimo di due mandati completi o ad un massimo di dieci anni. Viene proposto un ridimensionamento del Bundestag tedesco ora composto da 709 membri che, dicono, supera il numero di 598 previsto dalla legge elettorale federale. Si vorrebbe, infine, introdurre il diritto di voto dal 16 anno di età.
ISTRUZIONE. Vengono chiesti ulteriori investimenti di circa 2,5 miliardi di euro nel settore dell'istruzione per la modernizzazione completa del sistema educativo. Viene posto un obiettivo: la Germania deve entrare nella top 5 dei paesi dell'OCSE per quanto concerne la qualità della scuola. Si punta, inoltre, ad un miglioramento dell'attuale sistema della formazione professionale di eccellenza. Si insiste sulla digitalizzazione, si vorrebbero introdurre premi di alto livello per gli studenti e borse di studio pluriennali. Si suggerisce, inoltre, la creazione di un centro di coordinamento che supporti le scuole professionali e le aziende di formazione nella progettazione e nella realizzazione di offerte di formazione digitale.
PENSIONI. Viene proposta una maggiore flessibilità dell’età pensionabile: ciascun lavoratore, una volta raggiunti i 60 anni, dovrebbe essere libero di andare in pensione se i contributi versati superano il livello minimo altrimenti abilitante alle prestazioni di assistenza sociale. Per una garanzia di medio-lungo periodo del livello delle prestazioni pensionistiche, viene proposta anche una pensione complementare basata sull’investimento obbligatorio nel mercato dei capitali del 2% dello stipendio.
TASSE. Il partito liberale intende cancellare del tutto la Solidaritätszuschlag (Supplemento di solidarietà) e abbassare le tasse per le imprese, ma non solo: vuole anche abolire la Gewerbesteuer, una “tassa sulle imprese” che rappresenta una delle principali fonti di entrata per i comuni tedeschi. L’obiettivo della FDP è quello di “liberare” le forze produttive del Paese, e per fare questo pianifica ulteriori tagli ad altre imposte I liberali intendono finanziare questi tagli con una politica di risparmio molto attenta, volta soprattutto a rimettere sotto controllo il debito pubblico, da riportare in fretta sotto la soglia del 60% del PIL attraverso quello che i liberali definiscono Tilgungsturbo, “turbo ammortamento”. Anche in seguito il piano è quello di limitare la spesa sociale al massimo al 50% del bilancio.
LAVORO. I Liberal Democratici chiedono un orario di lavoro massimo settimanale invece di un massimo giornaliero. Per semplificare l’Home-office, l’FDP vuole allentare il quadro giuridico. In tema di supporto alle famiglie, l’FDP propone incentivi fiscali per asili aziendali e altri servizi per l’infanzia. I membri del consiglio di sorveglianza dovrebbero poter sospendere il loro mandato per la cura dei figli, per esempio. Secondo la situazione giuridica attuale, questo non è possibile. Inoltre, ci sarà una “protezione del partner” per completare l’attuale congedo parentale – fino a dieci giorni dopo il parto per il genitore che non ha partorito. Le madri single sono libere di designare un’altra persona per ricevere la protezione del partner. L’FDP è contro le quote di genere e vuole invece concentrarsi sull’impegno personale. I lavoratori autonomi non dovranno più pagare l’importo massimo per il contributo legale di assicurazione sanitaria, come spesso accade oggi. Invece, il contributo dovrà essere basato sul reddito effettivo. Inoltre, non sarà più la cassa di previdenza a determinare se una persona è “fintamente” autonoma, ma un organismo indipendente che però nel programma non è specificato in dettaglio. Il periodo massimo di lavoro temporaneo deve essere abolito. I limiti per i Minijob (attualmente fino a 450 euro al mese) e i Midijob devono essere collegati al salario minimo. Se il salario minimo aumenta, i limiti dovranno essere adattati in modo che, per esempio, i dipendenti in Minijob non debbano ridurre le loro ore di lavoro mensili per rimanere al di sotto di esso.
LA POLITICA ESTERA E L'UE. Il programma dei FreieDemokraten (FDP) è molto approfondito sulla politica estera. Sull’Europa propongono una costituente al termine dell’attuale Conferenza sul Futuro dell’Europa per dotare l’Unione Europa di una Costituzione e darle la forma di uno stato federale decentrato. Tale Costituzione dovrà poi essere sottoposta a referendum per l’approvazione da parte dei cittadini europei. Nel frattempo, promuovono l’integrazione europea “a due velocità”. Il futuro ruolo del Parlamento Europeo va profondamente rivisto a partire dalla legge elettorale che deve essere uniforme in tutti gli stati membri con liste transnazionali e Spitzenkandidat (capi lista), il candidato con più voti nel Parlamento deve essere nominato Presidente della Commissione. Inoltre, l’organo legislativo dovrà essere dotato di un pieno diritto di iniziativa e dovrà avere una sede fissa (riferimento alla doppia sede tra Bruxelles e Strasburgo). Il nuovo meccanismo sul rispetto dello stato di diritto introdotto con il Next Generation EU va potenziato e allargato all’intero budget europeo. I liberali tedeschi promuovono il concetto di “sovranità strategica” europea ma specificano che non va visto in contraddizione al partenariato transatlantico e alla NATO, né va visto in senso protezionistico o autarchico. Per permettere il conseguimento di questo obiettivo deve essere superato il principio dell’unanimità al Consiglio Europeo e va rafforzato l’Alto Rappresentante per trasformarlo in un vero e proprio Ministro degli Affari Esteri dell’Unione. Nell’ambito della riforma delle Nazioni Unite chiedono un seggio europeo al Consiglio di Sicurezza. Un altro obiettivo è quello dell’Esercito Europeo sotto un comando comune e controllo parlamentare. Devono essere create strutture di comando europee e un quartier generale militare comune, ma anche delle strutture di formazione comuni come un’Accademia europea per la sicurezza. Si vuole anche incentivare lo scambio tra forze armate con un programma simile all’Erasmus+. Il partito vuole mantenere una stretta collaborazione in politica estera con il Regno Unito e mantenere la porta aperta ad un nuovo processo di adesione, nel caso le future generazioni britanniche vogliano invertire la Brexit. Viene proposto un approccio più duro nei confronti della Turchia dove si auspica la fine dei negoziati per l’adesione del paese all’Unione Europea in quanto la spirale totalitalitaria imboccata dall’attuale Presidente turco Erdogan non permetterebbe di continuare nel processo. Ciononostante, i rapporti devono continuare soprattutto nei quadri NATO. Il gasdotto Nord Stream 2 deve essere discusso in sede europea in quanto considerato questione strategica e di sicurezza energetica di tutta l’Unione. I liberali a tal proposito propongono una moratoria fintanto che la leadership russa non consentirà un’indagine indipendente sul caso dell’oppositore Navalny e la situazione dei diritti umani non migliorerà. Nonostante questo si auspica una collaborazione con la Russia sul tema delle energie rinnovabili e nuovi combustibili. Tuttavia, le sanzioni per l’annessione della Crimea devono rimanere e viene esplicitato in maniera molto chiara che la responsabilità dell’attuale involuzione autoritaria del Paese è del Presidente russo Vladimir Putin. Viene suggerito anche il sostegno all’opposizione democratica in Bielorussia con la promozione di un dialogo favorito dall’OCSE. Sulla questione israelo-palestinese viene proposta la soluzione a due stati, supportando Israele ma condannando le annessioni illegali. L’FDP fa del multilateralismo la sua ragion d’essere e per questo vuole aumentare i fondi tedeschi alle Nazioni Unite e allo stesso tempo appoggia l’”Alleanza delle Democrazie” dell’amministrazione Biden. Sulla responsabilità internazionale della Germania i liberali richiedono l’istituzione di un Consiglio di Sicurezza nazionale per adottare strategie di lungo periodo e condivise di fronte alle sfide internazionali. Propongono di dedicare il 3% del PIL tedesco nel cosiddetto piano “3D: defence, development and diplomacy”, in modo da adempiere agli obblighi NATO, stabilizzare i fondi per lo sviluppo e rafforzare la diplomazia. Così facendo, si può programmare un finanziamento adeguato per la Bundeswehr sul lungo termine. C’è un pieno appoggio alla NATO e all’attuale processo di sviluppo di un nuovo concetto strategico che includa una strategia per la Cina e la cooperazione con i paesi nell’Indo-Pacifico. Le relazioni transatlantiche sono il perno della politica estera tedesca liberale e sono articolate intorno alla proposta di rinegoziare lo EU-USPrivacy Shield (l’accordo sullo scambio di dati commerciali) e di firmare il CETA, l’accordo di libero scambio UE-Canada. Un ampio paragrafo è dedicato alla Cina. Per i liberali il CAI, l’accordo ventennale EU-Cina fortemente voluto dalla Cancelliera, è un buon punto di partenza ma deve essere fortemente migliorato soprattutto sull’accesso al mercato cinese e sulla certezza del diritto, in particolare sui diritti umani. Come sulla Russia, i liberali sono i più espliciti contro il regime cinese arrivando a parlare di genocidio con riferimento al trattamento della minoranza uigura nello Xinjiang. Viene anche dato molto spazio alle questioni Taiwan e Hong Kong, proponendo di integrare l’isola di Formosa nelle organizzazioni internazionali appena sotto il livello di “stato riconosciuto”; mentre si propongo sanzioni europee contro i responsabili del deterioramento della situazione nell’ex colonia britannica. Sul controllo degli armamenti l’FDP si posiziona per un mondo senza armi nucleari e per questo vuole favorire il dialogo con Russia e Stati Uniti per includere anche la Cina in un nuovo trattato. Nel programma c’è anche un focus sulla disinformazione con la promessa di aumentare i fondi all’emittente internazionale tedesca Deutsche Welle per aumentarne la regionalizzazione (ad esempio mancano l’italiano e il bielorusso).
Qui il programma completo.
Qui il programma sintetico.
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