Il Ministero della Sicurezza dello Stato ha esteso a tutti i cittadini lo svolgimento di attività di controspionaggio
di Nicola e Gabriele Iuvinale
Deve essere istituito un sistema per rendere "normale" la partecipazione delle masse al controspionaggio, ha scritto il Ministero della Sicurezza di Stato, la principale agenzia di spionaggio cinese, nel primo post sul suo account WeChat, che è stato pubblicato lunedì 1° agosto.
Per proteggersi, la Cina ha bisogno della partecipazione del suo popolo alla costruzione di una linea di difesa, insiste la suddetta istituzione.
L'appello a rendere popolare l'attività di controspionaggio tra le masse segue una decisione del regime di Pechino di ampliare la legge sullo spionaggio, entrata in vigore a luglio.
La nuova legge vieta il trasferimento di informazioni relative alla sicurezza nazionale e interessi non specificati e consente alle autorità cinesi che conducono indagini di controspionaggio di ottenere l'accesso a dati, apparecchiature elettroniche e informazioni sui beni personali.
Questo approccio del regime di Pechino ha allarmato gli Stati Uniti, secondo i quali le società straniere presenti nel mercato cinese potrebbero essere punite per le ordinarie attività commerciali.
La sicurezza politica è una priorità nazionale, ha affermato il ministro cinese della Sicurezza di Stato, Chen Yixin, in un articolo pubblicato pochi giorni fa.
È fondamentale proteggere la leadership e la posizione primaria del Partito comunista cinese, così come il sistema socialista con caratteristiche cinesi ", ha affermato Chen.
Decine di cittadini cinesi e stranieri sono stati arrestati negli ultimi anni con l'accusa di spionaggio, tra cui un dirigente della casa farmaceutica giapponese Astellas Pharma che è stato arrestato a marzo. La giornalista australiana Cheng Lei, accusata dalla Cina di fornire segreti di stato a un altro Paese, è in custodia dal settembre 2020.
La dichiarazione della Cina di essere minacciata dalle spie si inserisce nel contesto delle nazioni occidentali che denunciano attività sempre più ostili da parte del regime di Pechino, in particolare attività di spionaggio e attacchi informatici.
Di recente, il ministro dell'Istruzione tedesco, Bettina Stark-Watzinger, ha invitato alla vigilanza contro i rischi di spionaggio scientifico dalla Cina.
" La Cina sta diventando sempre più un concorrente e un rivale sistemico nel campo della scienza e della ricerca", ha affermato il ministro tedesco.
In questo contesto, ha accolto con favore la decisione della Friedrich-Alexander University (FAU) di Erlangen, in Baviera, che dal 1° giugno non accetta più borse di studio finanziate esclusivamente dal China Scholarship Council (CSC), un ente pubblico.
D'altra parte, gli Stati Uniti stanno indagando su un virus informatico cinese considerato una "bomba a orologeria". L'amministrazione Biden ritiene che gli hacker con legami con l'esercito cinese abbiano installato questo virus informatico per attivarlo in caso di conflitto armato, come a Taiwan.
Ovviamente la Cina respinge queste accuse e risponde con controaccuse.
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