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Immagine del redattoreNicola Iuvinale

Shanghai in prima linea nella nuova "guerra civile" cinese. Processo di pseudospeciazione in atto

La lotta avrebbe subito una accelerazione con il lockdown di Shanghai, imposto da Xi Jinping da marzo scorso. Gli "ultra-maoisti" intorno a Xi ritengono che la Cina avrebbe già esaurito le sue riserve di valuta estera e il suo controllo su cibo ed acqua. La quantità di valuta forte in Cina, potrebbe essere intorno ai livelli dell'Arabia Saudita


di Nicola Iuvinale

La "nuova guerra civile" cinese - tra gli "ultramaoisti" di Xi Jinping e i "moderati più orientati al mercato" del Partito Comunista Cinese, uniti con il settore privato - avrebbe subito una accelerazione con il lockdown di Shanghai, imposto da Xi da marzo scorso.

Ufficialmente il blocco di 25 milioni di abitanti sarebbe stato adottato per tentare di arrestare un'epidemia di COVID-19.

In realtà, sostiene Gregory Copley, la verità sarebbe un'altra.

Come con la scusa "zero-COVID" della città di Xi'an di 13 milioni di abitanti - un mese di lockdown dal 22 dicembre 2021 - quello di Shanghai sarebbe stato progettato per mettere in ginocchio i residenti, ponendo fine alle aspettative di libera circolazione e prosperità economica, assicurando, al contempo, che la fazione politica di Xi Jinping non venga sfidata.

"Video diffusi da Xi'an e Shanghai mostrano un numero significativo di persone che protestano dai balconi degli appartamenti nei grattacieli, chiedendo cibo dopo essere state sigillate nelle loro case per settimane e più".

Un rapporto ricevuto dall'International Strategic Studies Association indica che fino a 240.000 persone potrebbero essere morte nella sola Xi'an, durante i lockdown di dicembre 2021-gennaio 2022".
Shanghai, oltre ad essere una città nota per la sua popolazione imprenditoriale, ospita la fazione dell'ex leader del Partito Jiang Zemin, che è il principale ostacolo all'interno del PCC al dominio totale del Partito e del Paese, da parte di Xi.

I "moderati" all'interno della struttura di alto livello del PCC sono rappresentati principalmente dalla fazione di Jiang, così come da quei membri del PCC anti-Xi e anti-Mao, molti dei quali resteranno nascosti finché non ci sarà una massa critica sufficiente per superare i voti della fazione Xi.

"Inoltre, Xi è consapevole che il crescente declino economico in Cina - e i disordini civili che sta provocando - devono essere mascherati in vista del 20° Congresso del Partito a Pechino, nell'ottobre 2022".

In quell'occasione, Xi spera di essere rieletto come Segretario Generale del PCC per un terzo mandato, senza precedenti.

A quel punto, rafforzerebbe i poteri per reprimere la sua opposizione interna al Partito anche più di quanto non faccia ora e sarebbe anche in grado di sedare i disordini civili in modo più efficace.

La fazione di Jiang sa che questo è un momento critico per loro.

Tre settimane dopo il lockdown di Shanghai, iniziato alla fine di marzo, il Partito sotto Xi, ha iniziato a sostituire o integrare l'onnipresente polizia e le forze dell'ordine in abiti bianchi anticovid, con elementi dell'Esercito popolare di liberazione (PLA), portati da fuori Shanghai.

I trasporti pesanti Y-20, dell'aeronautica militare del PLA, hanno trasferito in aereo le truppe a Shanghai, in un'operazione di massa, durante la seconda settimana di aprile.

Il Global Times ha osservato: "Dal 2020, l'Y-20 ha svolto una serie di operazioni militari, trasportando personale medico e attrezzature vitali antiepidemiche e vaccini. Sarebbe molto importante se gli aeroporti civili in tutto il paese potessero fornire un maggiore supporto logistico all'Y-20 in queste missioni, ha detto al Global Times un esperto militare con sede a Pechino, che ha chiesto l'anonimato".

Il quotidiano del Partito, ha citato come fonte anonima un “esperto militare”.

Quando l'armata degli Y-20 ha portato le forze del PLA a Shanghai a metà aprile, ha trasportato, in realtà, truppe da combattimento e non personale medico. Sono arrivati ​​nel momento in cui le proteste dei cittadini di Shanghai stavano prendendo slancio contro i rastrellamenti forzati e la separazione delle famiglie.

In un rapporto, intitolato "The New Civil War in China", pubblicato su The Epoch Times il 17 agosto 2021, si legge: "Il Partito Comunista Cinese (PCC) è precipitato nella sua stessa guerra civile": è, tra gli "ultra-maoisti" legati leader nazionalista del PCC Xi Jinping e i "moderati" più orientati al mercato.

Il risultato sarà enormemente dirompente per la popolazione cinese e per le nazioni che dipendono economicamente dalla Cina.

Gli "ultra-maoisti" sono in ascesa e stanno portando la Cina verso una nuova era di isolamento dal mondo, una "autosufficienza" forse peggiore dell'era di Mao Zedong dal 1949 al 1976.

Xi, è un intransigente che vuole che la Cina torni alle sue più profonde radici comuniste.

L'attenzione di Xi sull'autosufficienza ha radici nel pensiero maoista, in particolare nel suo slogan del 1945, che promuove l'autosufficienza: "rigenerazione attraverso i propri sforzi (zili gengsheng / 自力更生)".

"Noi sosteniamo l'autosufficienza", scrisse Mao nel suo "Piccolo Libro Rosso".

“Speriamo in aiuti esteri ma non possiamo dipenderne; dipendiamo dai nostri sforzi, dal potere creativo dell'intero esercito e dell'intero popolo".

L'attuale leader della RPC considera Mao un "venerato modello".

Questa crescente polarizzazione, rispecchia la scissione “nazionalista-globalista”, osservata in molte società occidentali negli ultimi anni.

Gli "ultra-maoisti" intorno a Xi ritengono che la Cina avrebbe già esaurito le sue riserve di valuta estera e il suo controllo su cibo e acqua.

Si ritiene che la quantità di valuta forte in Cina, sia intorno ai livelli dell'Arabia Saudita.

Mentre la crescente urbanizzazione, ritengono i maoisti, potrebbe essere stata essenziale per la crescita economica e strategica della Cina è, invece, diventata fonte di grandi divisioni, quando le fortune della maggior parte dei cinesi sono diminuite e la loro sicurezza e felicità sono svanite.

Il PCC ha posto la Cina continentale in un lockdown all'inizio di agosto 2021, apparentemente a causa dell'aumento dei casi della variante Delta del virus COVID-19, ma potrebbe non essere stato per questo.

Più probabilmente, il PCC ha messo il paese in isolamento per prevenire un crescente movimento della base sociale, verso la protesta e la sfida.

Questa infelicità, in realtà rabbia diffusa, sarebbe stata stimolata anche dall'incapacità del PCC di rispondere adeguatamente a disastri naturali diffusi, come inondazioni massicce in alcune aree e siccità in altre.

Il PCC inizialmente ha affermato che ci sarebbero state solo una manciata di morti in alcune delle recenti inondazioni nella provincia di Henan, mentre il numero effettivo sarebbe nell'ordine delle decine di migliaia.

Xi ha costantemente tenuto a freno il settore privato dell'economia cinese, la fonte del "miracolo economico".

Preferisce, invece, la dipendenza solo dalle lente e improduttive imprese statali (SOE), che hanno contribuito poco o nulla al "miracolo economico".

Cosa potrebbe significare questo, a parte il ritorno della Cina a un'economia chiusa, autarchica e dipendente solo da quella che i teorici del PCC chiamano "un'economia a circolazione interna" ?

L'uso schiacciante della "minaccia" COVID per la popolazione, ha consentito al Partito di mascherare la repressione del settore privato e di tutti gli oppositori di Xi.

Il graduale aumento del ricorso del PLA per combattere coloro che si oppongono agli sforzi del Partito per salvare la società, ha portato ad una situazione nella quale i militari del partito sono indotti a vedere i dissidenti come un pericolo per l'intera popolazione e, quindi, obiettivi da attaccare.

Questo processo si chiama “pseudospeciazione”, cioè la trasformazione di un avversario in una specie "meno umana" e, quindi, in qualcuno che non può essere compatito o sostenuto ma, anzi, ucciso.

Il PLA è ora saldamente impegnato nell'attività di combattere il popolo cinese per volere del PCC. E, dopo tutto, il PLA non è l'esercito della nazione cinese; è, in modo specifico, l'esercito del Partito Comunista Cinese; l'esercito di Xi Jinping.

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